L'influenza nel bambino

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Soprattutto nei primi anni di vita e in età scolare i bambini sono maggiormente suscettibili all'influenza e alle altre malattie da raffreddamento

Soprattutto nei primi anni di vita e in età scolare i bambini sono maggiormente suscettibili all'influenza e alle altre malattie da raffreddamento sia perché le loro difese immunitarie sono ancora in via di costruzione sia a causa della costante esposizione a virus e batteri dovuta alla permanenza per molte ore al giorno in luoghi chiusi (asili, aule e mense scolastiche, ecc.), a stretto contatto con coetanei e insegnanti potenzialmente infetti. Tuttavia, se il bambino è complessivamente sano ciò non deve rappresentare un particolare motivo di preoccupazione perché il suo organismo è perfettamente in grado di contrastare sindromi influenzali e raffreddori. In questi casi, dunque, la vaccinazione antinfluenzale, benché possibile, non è strettamente raccomandata.

Quali bambini bisogna vaccinare

Il discorso cambia quando il bambino è affetto da malattie croniche, soprattutto dell'apparato respiratorio (come asma o fibrosi cistica). In questi casi, per evitare di esporlo al rischio di complicanze più gravi (bronchiti e polmoniti) il Ministero della Salute e tutti gli organismi internazionali preposti al controllo dell'influenza e alla tutela della salute pubblica raccomandano di provvedere per tempo alla vaccinazione antinfluenzale stagionale, da pianificare insieme al pediatra a partire dal 6° mese di vita.
In particolare, vanno vaccinati contro l'influenza i bambini affetti da:

  • Malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusi asma persistente, displasia broncopolmonare e fibrosi cistica)
  • Malattie dell'apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
  • Diabete mellito e altre malattie metaboliche
  • Malattie renali con insufficienza renale
  • Malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
  • Tumori
  • Malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
  • Malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale
  • Patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
  • Patologie associate a un aumento del rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es., malattie neurologiche e neuromuscolari)
  • Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale

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Altre regole di prevenzione utili nei bambini

Per ridurre il rischio di malattie infettive di ogni tipo bisogna inoltre ricordar ai bambini alcune norme igieniche fondamentali, tra le quali:

  • Non bere o mangiare da bicchieri e posate altrui
  • Stare lontani da chi tossisce
  • Non mettere oggetti d'uso comune vicino alle labbra
  • Non usare biro, matite, giochi, strumenti musicali, ecc., dei compagni
  • Non usare sciarpe o telefoni di altri
  • Coprirsi naso e bocca nell'incavo del gomito quando si tossisce o starnutisce
  • Per soffiarsi il naso o tossire utilizzare fazzolettini di carta da gettare nell'immondizia subito dopo l'uso
  • Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone oppure con soluzioni/gel disinfettanti
  • Evitare di toccarsi occhi e bocca con le mani non perfettamente pulite.

In aggiunta, per permettere all'organismo di trovarsi nelle migliori condizioni per contrastare l'attacco di virus e batteri, i genitori dovrebbero fare in modo che il bambino:

  • Segua un'alimentazione sana, nutriente e bilanciata, ricca di vitamine e sali minerali
  • Dorma un numero di ore sufficiente (8-10 per notte) e mantenga ritmi di vita regolari
  • Non sia esposto a sbalzi di temperatura né resti troppo a lungo in ambienti freddi
  • Indossi indumenti adeguati alle effettive condizioni ambientali e al tipo di attività svolta (quindi, caldi e protettivi se si esce di casa, ma non troppo pesanti all'interno o a scuola, dove giocando rischierebbe di sudare)

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I sintomi dell'influenza nel bambino

Spesso i bambini, soprattutto i più piccoli, non percepiscono o non sanno comunicare con precisione i sintomi del proprio malessere. Devono pertanto essere i genitori a prestare attenzione ai segnali di una possibile influenza. I classici sintomi dell'influenza nel bambino comprendono:

  • Febbre
  • Tosse secca
  • Mal di gola
  • Raffreddore
  • Dolori muscolari
  • Mal di testa
  • Brividi
  • Stanchezza
  • Nausea e vomito

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Quando interpellare il medico

Il medico va sempre interpellato quando sintomi influenzali o febbre compaiono in un bambino con meno di 6 mesi o affetto da malattie croniche specifiche che potrebbero aggravarsi a causa dell'influenza. A prescindere dall'età, inoltre, è importante richiedere l'intervento del pediatra quando si osservano:

  • Accelerazione del respiro
  • Colorazione grigiastra o bluastra della cute
  • Vomito profuso
  • Ridotta produzione di urina o pianto senza lacrime
  • Ridotto stimolo a bere
  • Sonnolenza e scarsa risposta agli stimoli
  • Irritabilità
  • Dolore toracico o addominale
  • Stato confusionale
  • Perdita di conoscenza
  • Febbre che non risponde ai comuni antipiretici (paracetamolo)

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Che cosa fare se il bambino è ammalato

  • Tenere il bambino a casa, a riposo (ma non necessariamente a letto) in un ambiente confortevole (ma non troppo caldo)
  • Se c'è febbre, somministrare l'antipiretico ogni 4-6 ore o secondo le indicazioni del pediatra e vestirlo con indumenti che permettano di disperdere il calore corporeo in eccesso
  • Non somministrare mai acido acetilsalicilico (ASA) a bambini e adolescenti per evitare il rischio che si sviluppi la sindrome di Reye, una condizione rara, ma imprevedibile che determina vomito e nausea molto intensi, disturbi epatici e neurologici (perdita di memoria, confusione mentale, torpore, ecc.), fino al coma
  • Aerare spesso la stanza in cui soggiorna il bambino facendo attenzione a non fargli prendere freddo
  • Far bere al bambino molti liquidi (acqua, spremute, latte, minestre, ecc.), ma non forzarlo a mangiare se non se la sente. Proporre alimenti leggeri, ma nutrienti e facilmente digeribili
  • Se in famiglia vi sono altri bambini o nonni non ancora ammalati, cercare di far stare il bambino influenzato in una sola stanza per evitare di diffondere l'infezione
  • Se il bambino fatica a respirare, applicare impacchi caldi decongestionanti sul torace oppure effettuare aerosol con vapore caldo. Se è presente ostruzione nasale sono indicati i lavaggi con soluzione salina fisiologica (acquistabile in farmacia)
  • Se è molto piccolo o spaventato, stare il più possibile vicino al bambino e rassicurarlo

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