Tosse notturna nei bambini: come calmarla?

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Di notte il disturbo si acuisce, ma si può alleviare il fastidio con accorgimenti e alcuni farmaci

È da chiarire innanzitutto che la tosse non è una malattia ma un sintomo, un meccanismo di difesa con cui l’organismo cerca di liberarci da patogeni e particelle estranee. Nei bambini la causa più diffusa della tosse è un’infezione delle vie respiratorie, come l’influenza. Questo disturbo si acuisce nel momento del riposo, perché da sdraiati il muco tende ad accumularsi nella gola. Come calmare la tosse che colpisce i bambini di notte?

Il meccanismo della tosse

Un bambino che tossisce spesso dà subito pensiero al genitore, perché percepita come un sintomo allarmante. La verità è che la tosse è il segno del buon funzionamento dell’organismo, che mette in pratica questo meccanismo per difendersi da elementi estranei. 

 

La tosse è infatti un riflesso che si attiva quando le vie aeree sono irritate da sostanze che non dovrebbero essere presenti nell’apparato respiratorio: queste possono essere polvere, pollini, ma anche virus, batteri o, più pericolosamente, corpi estranei più grandi ingeriti dal bambino. Alcuni particolari recettori, situati nella gola, nella trachea e nei bronchi, quando stimolati inviano un segnale al sistema nervoso, che a sua volta spinge i muscoli di laringe, trachea, diaframma e addome a contrarsi per generare quello che poi percepiamo come colpo di tosse.

Cosa causa la tosse?

La causa principale di tosse nei bambini sono le infezioni respiratorie tipiche soprattutto della stagione più fredda, come influenza, sindromi influenzali e raffreddore. A causare queste malattie da raffreddamento sono i virus, che riescono a penetrare nell’organismo quando le difese sono più indebolite. Nei bambini questi malanni sono frequenti per via del loro sistema immunitario ancora immaturo e per i contatti stretti e continuativi che hanno all’interno dell’ambiente scolastico, specialmente prima dei 6 anni. 

Altre cause della tosse possono essere:

  • asma bronchiale
  • pertosse
  • tosse somatica (psicogena)
  • infezioni batteriche che comportano bronchite o polmonite 
  • allergie
  • esposizione al fumo e agenti inquinanti

Come calmare la tosse nei bambini quando colpisce di notte

La tosse nei bambini è un fenomeno che può avere cause molto diverse tra loro e in questa particolare fase della vita gli studi scoraggiano l’uso di terapie mirate esclusivamente alla soppressione del sintomo. Arrestare la tosse, infatti, potrebbe celare la gravità di una malattia o il protrarsi di un’infezione.

Effettuare lavaggi nasali prima di andare a dormire

Frequentemente la tosse notturna nei bambini che si presenta nelle prime ore di sonno è scatenata dal muco che ostruisce il naso e cola nella parte posteriore della gola. Solitamente questa tosse è grassa, cioè produttiva per via del catarro; a causarla può essere un’infezione delle vie aeree come la rinosinusite. Anche la tosse secca, accompagnata da mal di gola, rinorrea e febbre, è facilmente indice di infezioni analoghe nelle vie aeree più alte e peggiora stando sdraiati. 

Per liberare il naso e calmare quindi la tosse si possono effettuare lavaggi nasali prima di far coricare il bambino. Questa pratica è priva di effetti collaterali e si può effettuare con della semplice soluzione fisiologica: si prende una siringa pulita senza ago e si insuffla la soluzione in ciascuna delle due narici, alternandole. Con i bambini un po’ più grandi, si può utilizzare anche una soluzione ipertonica, a maggior concentrazione salina, ma l’uso va limitato a poche volte al giorno e per pochi giorni; al contrario, la soluzione fisiologica può essere usata sui neonati e anche in via preventiva senza problemi. 

Buoni risultati si ottengono con l’acido ialuronico, che protegge e idrata la mucosa nasale e ha funzioni antinfiammatorie e antimicrobiche. La maggior efficacia sembra si ottenga quando somministrato con uno spray nebulizzatore.

Il microclima ideale

La stanza dove il bambino dorme - così come quella dove trascorre il resto della giornata - deve avere condizioni ambientali che favoriscano il benessere delle vie aeree. In particolare, la temperatura della cameretta non dovrebbe superare i 20 gradi e anche coperte e pigiamini pesanti sono sconsigliati. Questi suggerimenti valgono ancor più con i neonati, al di là della presenza del sintomo tosse: una temperatura troppo elevata, infatti, è considerata un fattore di rischio per la temuta SIDS, la morte improvvisa in culla le cui cause sono ancora in parte inspiegabili. 

Oltre alla temperatura, va tenuto sotto controllo il livello di umidità: l’aria troppo secca irrita le mucose e il muco diventa più viscoso, cosa che impedisce alle ciglia vibratili che rivestono le cellule delle vie aeree di spingerlo verso l’esterno.

 

Per favorire il riposo e limitare lo scolo retro-nasale, inoltre, può essere di conforto sollevare un po’ il cuscino che usa il bambino dietro la testa, inclinandolo leggermente.  

Uso dei sedativi

La somministrazione dei sedativi per la tosse nei bambini non è consigliata e non andrebbe effettuata a maggior ragione se la tosse è grassa e produttiva. Per la tosse secca può essere suggerito un farmaco antitussivo in età superiore ai 12 anni eper il quale si rimanda comunque all’indicazione del pediatra.

I mucolitici per la tosse notturna dei bambini

I farmaci mucolitici consentono di fluidificare le secrezioni nasali, aumentandone il volume e la composizione. Questo meccanismo presuppone che segua l’espettorazione attraverso la tosse. I bambini molto piccoli hanno difficoltà a utilizzare questo riflesso naturale e sono stati osservati diversi casi di ostruzione respiratoria e di aggravamento di un’eventuale bronchiolite acuta. Pertanto, l’AIFA ne sconsiglia l’uso sotto i 2 anni di età e raccomanda prudenza anche successivamente, suggerendo di prendere decisioni dettate solo dal consiglio del pediatra o del farmacista.

Il miele, un rimedio naturale efficace

I prodotti naturali non sono tutti uguali e non sempre si possono impiegare indiscriminatamente solo perché non di sintesi. C’è un alimento, però, il cui impiego ha dato risultati significativi e documentati, tanto che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità lo cita come emolliente in caso di infezioni delle alte vie aeree: il miele. Uno studio ha osservato che la somministrazione di miele ai bambini riduce la frequenza della tosse e migliora il riposo notturno. L’azione positiva potrebbe originare dalle sue capacità antimicrobiche e cicatrizzanti oppure dall’incremento di salivazione (protettiva) scatenato dalla componente zuccherina

Quando la tosse notturna deve preoccupare

La tosse è un sintomo comunemente legato a infezioni respiratorie come l’influenza e in questi casi passerà da sola perché si tratta di patologie di origine virale. Va tenuta d’occhio invece una tosse che si protrae nel tempo: è definita cronica quando supera le 4 settimane e quella notturna, in particolare, potrebbe trovare spiegazioni nell’asma bronchiale o in disturbi come il reflusso gastroesofageo.

 

Va sentito il parere immediato del pediatra se:

  • il bambino ha meno di 6 mesi
  • se si notano difficoltà respiratorie
  • se si percepisce un sibilo quando tossisce
  • se compare una febbre molto alta
  • il bambino ha pelle e labbra bluastre

 

In ogni caso, contro la tosse è preferibile non adottare il fai-da-te: ogni bambino è diverso, ogni tosse ha le sue caratteristiche e solo il pediatra dovrebbe prescrivere la terapia più adatta. Non somministrare antibiotici se non espressamente indicato, né utilizzare quelli che si hanno in casa anche se usati in precedenza per il bambino.