I principali disturbi gastrointestinali

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Mal di pancia, vomito e diarrea sono disturbi dell’apparato digerente che possono essere accompagnati da febbre. Cosa li causa e cosa prendere per stare meglio?

I disturbi gastrointestinali possono colpire uno o più tratti dell’apparato digerente, l’insieme degli organi e tessuti che parte dalla bocca per arrivare alla fine dell’intestino. Le cause possono essere davvero numerose: si va da infezioni virali o batteriche, fino a patologie più serie e croniche. Anche lo stress o una dieta non del tutto idonea possono incidere sulla salute di stomaco e intestino. Purtroppo, diversi farmaci possono alterare il buon funzionamento dell’apparato. La cura per il disturbo sarà diversa in base alla causa che lo provoca e per individuarla è raccomandato il parere di un medico.

Le cause dei disturbi gastrointestinali

Alla base di un disturbo gastrointestinale possono esserci molte ragioni: spesso si tratta di infezioni transitorie, soprattutto virali, ma non sono mai da escludere patologie come malattie infiammatorie croniche o intolleranze. Nel caso delle infezioni, la trasmissione avviene comunemente per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di acqua o cibo contaminati.

  • Virus: i virus sono tra le principali cause di disturbi gastrointestinali improvvisi. Comunemente si parla anche di influenza intestinale, ma non è del tutto corretto: è meglio parlare infatti di gastroenterite virale. Questo tipo di infezioni sono più frequenti nei mesi più freddi dell’anno, in particolare tra gennaio e aprile. Tra i virus responsabili del disturbo ci sono solitamente il Norovirus e il Rotavirus, più raramente è da attribuire ad Astrovirus o Adenovirus I sintomi che ne risultano sono diarrea acquosa, nausea e vomito, crampi addominali, mal di testa e, in alcuni casi, febbre.
  • Batteri: a colpire stomaco o intestino possono essere anche i batteri. Tra i più noti, ci sono l'Helicobacter pylori, la Salmonella, l’Escherichia coli o il Campylobacter, che possono dare sintomi diversi: il primo genera più problematiche allo stomaco, mentre gli altri portano perlopiù diarrea. Anche se possono colpire in ogni momento dell’anno, le infezioni batteriche si verificano con maggior prevalenza a maggio e a settembre.
  • Parassiti: questi organismi, tra cui rientrano i vermi intestinali, spesso infettano l’uomo attraverso gli alimenti o l’acqua contaminata. Tra i parassiti rientrano, per esempio, la Giardia, la Taenia o l’Anisakis, quest’ultimo associato all’assunzione di pesce crudo. Tra i vari sintomi, ci sono nausea, vomito, diarrea e talvolta febbre. 
  • Farmaci: i disturbi gastrointestinali possono essere anche l’effetto collaterale dato dall’assunzione di alcuni farmaci. Comunemente, lo vediamo durante una cura antibiotica, che può dare nausea e diarrea, in quanto attacca anche i microrganismi fondamentali al buon funzionamento dell’intestino. Danno effetti simili anche chemioterapici, antiacidi con magnesio, farmaci contro i parassiti, lassativi e alcuni antinfiammatori.
  • Malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI): forti dolori addominali, diarrea alternata a stipsi e perdita di peso sono segnali che possono far pensare a una MICI. Tra queste si annoverano la rettocolite ulcerosa e il morbo di Crohn: nella prima l’infiammazione colpisce la mucosa intestinale nel tratto del colon, mentre nel morbo di Crohn il processo infiammatorio è più profondo e più esteso, tanto che può colpire potenzialmente ogni tratto dell’apparato digerente.
  • Intolleranze: anche le intolleranze alimentari danno sintomi gastrointestinali e questo perché l'intestino non riesce a tollerare alcuni cibi o sostanze in essi contenute. Tra le più diffuse c'è l'intolleranza al lattosio, in cui la mancanza di un enzima provoca sintomi come diarrea, gonfiore, rumori intestinali, flatulenza.
  • Celiachia: si tratta di una malattia infiammatoria cronica dell’intestino, caratterizzata da un quadro clinico molto variabile, che va dalla diarrea profusa con marcato dimagrimento, a sintomi extraintestinali, alla associazione con altre malattie autoimmuni. Nei soggetti affetti da celiachia, le problematiche sono scatenate dall’assunzione di glutine in soggetti geneticamente predisposti e vi rientrano oltre alla diarrea, gonfiore e dolore addominale.
  • Dieta: pienezza di stomaco, gonfiore e stipsi sono alcuni segnali che possono far pensare a un’alimentazione non adeguata. Pasti abbondanti o ricchi di grassi, infatti, incidono sul benessere dell’addome, così come una dieta povera di fibre non agevole il transito intestinale.
  • Stili di vita scorretti e stress: non è escluso che la causa di un disturbo gastrointestinale sia da attribuire a emozioni intense come l’ansia o la paura oppure a periodi di particolari stress psicofisico. Inoltre, abitudini sregolate, come saltare i pasti o mangiare frettolosamente hanno un effetto deleterio sulla digestione.
  • Gravidanza e menopausa: i problemi a stomaco e intestino possono essere determinati anche da fasi fisiologiche della vita. In gravidanza, non è raro che le donne accusino acidità di stomaco e nausea, così come la menopausa può portare con sé un rallentamento della motilità intestinale.
  • Viaggi: è facile osservare un cambiamento della consistenza delle feci anche durante gli spostamenti, specialmente verso quei Paesi in cui le condizioni igieniche sono precarie. Si tratta di quella che comunemente è definita diarrea del viaggiatore, un disturbo che colpisce il 20-30% delle persone in viaggio e che è causata da virus, batteri o parassiti.

Le cause dei disturbi intestinali possono essere varie, ma la costante, in particolare quando è presente il sintomo della diarrea, è il coinvolgimento della barriera intestinale, che può risultare alterata. Quando questo accade, la sua permeabilità è compromessa e di conseguenza lo sono anche le sue funzioni, come l’assorbimento dei nutrienti e la protezione da sostanze potenzialmente pericolose che possono così oltrepassarla.

Disturbi gastrointestinali: quali sintomi danno?

I disturbi di stomaco e intestino possono manifestarsi in svariati modi:

Nausea

Con nausea si intende la sensazione spiacevole di voler vomitare, senza per forza arrivare a farlo. È accompagnata di frequente a un’eccessiva salivazione e ad acidità di stomaco. Tra le cause ci possono essere:

  • abuso di alcol
  • assunzione di farmaci
  • gastrite
  • gastroenterite
  • gravidanza
  • mal di testa
  • reflusso gastroesofageo
  • vertigini
  • viaggi in nave o auto che causano cinetosi

Vomito

Il vomito, che sopraggiunge dopo la nausea, è l’espulsione violenta e improvvisa del contenuto dello stomaco.

  • abuso di alcol
  • appendicite
  • assunzione di farmaci
  • calcoli renali
  • calcoli della colecisti
  • celiachia
  • cinetosi
  • emicrania
  • gastroenterite
  • indigestione
  • occlusione intestinale
  • trauma cranico

Diarrea

Tra i sintomi più comuni ed evidenti di un disturbo gastrointestinale c’è la diarrea, l’espulsione di feci estremamente morbide o addirittura liquide più volte nella giornata. Si parla di diarrea acuta quando rimane circoscritta a pochi episodi (solitamente al massimo una settimana), diarrea prolungata se supera i 7 giorni, mentre se permane per almeno due settimane bisogna pensare a una diarrea cronica e cercarne le cause. In generale, possono essere:

  • ansia
  • assunzione di alcol
  • farmaci
  • celiachia
  • gastroenterite
  • intolleranze alimentari
  • sindrome dell’intestino irritabile
  • tumore al colon
  • patologie che riducono il tempo di transito delle feci

Stitichezza

Il transito gastrointestinale può, all’opposto dei malesseri citati fino a ora, essere rallentato. È il caso, per esempio, della stipsi (o stitichezza), un disagio comune che colpisce una grande fetta della popolazione occidentale. La maggior parte delle volte è provocata da cattive abitudini, in particolare da un’alimentazione povera di fibre e liquidi, scarso movimento e giornate sovraccariche di stress e impegni. Possono contribuire alla comparsa della stipsi l’abuso di lassativi, alcuni farmaci, la sindrome dell’intestino irritabile e patologie come diabete e morbo di Parkinson.

Reflusso gastroesofageo

Un altro disturbo diffuso è il reflusso gastroesofageo, di cui in Italia soffre circa il 30% della popolazione. Tra i sintomi ci sono principalmente l’acidità di stomaco e il rigurgito acido, ma talvolta si associano alitosi, eruttazione, mal di gola e tosse persistente. Le cause del reflusso possono essere:

  • abbuffate
  • alimentazione ricca di grassi
  • assunzione di troppe bevande gassate, alcol e caffè
  • ernia iatale
  • farmaci
  • fumo
  • gravidanza
  • obesità

Meteorismo

Chi soffre di meteorismo accusa gonfiore addominale, causato da un accumulo di gas nel tratto intestinale. Il meteorismo comporta di frequente anche flatulenza ed eruttazione e può essere associato a difficoltà nella defecazione o a diarrea. A causarlo è perlopiù un’alimentazione non adeguata (per esempio molto ricca di zuccheri), ma le ragioni risiedono anche in:

  • ansia e stress
  • celiachia
  • gastroenterite
  • intolleranze alimentari
  • malattie infiammatorie croniche intestinali
  • sindrome dell’intestino irritabile
  • stitichezza

La cura adatta per i disturbi gastrointestinali

I disturbi gastrointestinali hanno infinite cause e il trattamento dovrebbe essere mirato a contrastare ciò che le scatena. Il più delle volte, infatti, si tende a prendere qualcosa contro i sintomi trascurando il fatto che è necessario eliminare a monte il principio di eventuali problemi addominali. Nel frattempo, si hanno a disposizione dei rimedi per i sintomi gastrointestinali più fastidiosi.

Nausea e vomito

Il vomito si contiene attraverso gli antiemetici, che sia accompagnato o meno dalla nausea. Sono disponibili antiemetici che si possono acquistare liberamente in farmacia e altri che invece richiedono prescrizione medica. In entrambi i casi va sempre fatta estrema attenzione con bambini, anziani e donne in gravidanza o in allattamento. Per le donne incinte sono di sollievo alcuni rimedi naturali per la nausea gravidica, come lo zenzero, purché assunto in piccole quantità.

Alcune persone soffrono di nausea, vomito e vertigini durante gli spostamenti in viaggio, per esempio in nave, auto o aereo. Questi sintomi sono dovuti a un’eccessiva sensibilità del centro dell’equilibrio che si trova nell’orecchio interno e si possono alleviare con anticinetosici, solitamente a base di antistaminici, da prendere prima di mettersi in viaggio.

Diarrea

In caso di diarrea acuta è importante reintegrare i liquidi persi per non andare incontro a disidratazione. Meglio prediligere acqua e bevande astringenti, perché alcune, per esempio certi succhi di frutta, possono aumentare gli episodi diarroici. Per attenuare il disturbo esistono degli antidiarroici, ma la terapia farmacologica per la diarrea varia in base alla causa del sintomo: possono servire degli antibiotici, i disinfettanti intestinali o farmaci specifici contro eventuali parassiti. Per la gastroenterite acuta risultano efficaci sostanze adsorbenti, micronutrienti e probiotici: in particolare, è stato visto come l’associazione tra probiotici tindalizzati e il tannato di gelatina, un protettore della mucosa intestinale, sia di aiuto per ripristinare l’integrità della mucosa intestinale e la sua permeabilità.

Stitichezza

La stitichezza è spesso causata da abitudini non adeguate, come una vita sedentaria e un’alimentazione povera di fibre. Occasionalmente si possono usare dei lassativi, specialmente in casi ostinati, ma la prevenzione è fondamentale: fare attività fisica, assumere fibre e bere sempre molto. In caso di meteorismo sono di aiuto prodotti naturali come finocchio e carbone vegetale, oltre a prodotti a base di simeticone, che liberano da aria e gas e sono usati in caso di sindrome dell’intestino irritabile.

La cura definitiva per i disturbi gastrointestinali si ottiene ricercando con il medico le cause del malessere. Rimedi fai da te possono risultare rischiosi e non dovrebbero essere improvvisati, in particolar modo se i sintomi durano a lungo, se compaiono febbre, sangue nelle feci o se si nota una perdita di peso. Quello che si può fare per stare bene sempre e prevenire l’insorgenza di mal di pancia e fastidi che colpiscono l’apparato digerente è prendersi cura di sé attraverso l’alimentazione e con buone abitudini: evitare pasti abbondanti, cibi grassi e con cotture non salutari; praticare attività fisica; idratarsi a sufficienza; assumere probiotici per riequilibrare il microbiota intestinale e fare attenzione alla contaminazione dei cibi, lavando sempre accuratamente le verdure e cuocendo adeguatamente le carni.