Come stiamo? Alcune parti del nostro corpo possono darci una risposta

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“Fuori la lingua, per favore”: ci sarà certamente capitato di sentircelo chiedere dal medico durante una visita. Ma quale è il motivo di questa richiesta?

La spiegazione è da ricondurre al fatto che alcune parti del nostro corpo fungono da indicatori della salute dell’intero organismo e la lingua può essere una di queste.

Come sappiamo, essa è una struttura muscolare che serve ad assaporare e mescolare il cibo. Di norma non presenta una superficie liscia, essendo ricoperta dalle papille, piccolissime sporgenze che contengono i calici gustativi, alcuni dei quali consentono di percepire il gusto del cibo.

In alcune situazioni, può accadere però che si possano notare dei cambiamenti, come nel colore o nell’aspetto. Ad esempio, la superficie papillare della lingua, ossia il dorso che è la parte a contatto con il palato, può cambiare colore a causa del fumo o per la masticazione del tabacco, a causa del consumo di determinati alimenti o vitamine o per la crescita superficiale di batteri colorati. Sulla superficie linguale inferiore potrebbe succedere anche di notare una colorazione blu-nera, piccola e immutabile, segno riconducibile ad un tatuaggio da amalgama, sostanza utilizzata dai dentisti per le otturazioni.

Altri cambiamenti dell’aspetto, invece, possono essere lo specchio di alcuni disturbi o malattie sistemiche, cioè riguardanti l’intero organismo.  Un'anomalia di colorazione nera sul dorso può essere dovuta all’assunzione di preparazioni di bismuto, farmaco che viene utilizzato per il trattamento anti-ulcera. Una lingua pallida e liscia può essere causata da una glossite atrofica, che può verificarsi nei casi di carenza di ferro o di carenza di vitamina B12. La carenza di quest’ultima potrebbe essere alla base anche di una lingua color magenta. La lingua cosiddetta “a fragola”, invece, può essere il primo segno di scarlattina, soprattutto nei bambini. Una lingua, invece, rossa ma liscia in associazione a dolore della bocca, potrebbe essere sintomo di una glossite (infiammazione della lingua) o essere causata da carenza di niacina (vitamina B3 o PP).

La niacina è importante per mantenere in salute il sistema nervoso, l'apparato digerente e la pelle. La carenza di questa vitamina può portare alla pellagra, malattia attualmente presente per lo più nei paesi sottosviluppati, ove vi sia un’alimentazione non equilibrata; ma che può insorgere anche in caso di diarrea, cirrosi o alcolismo. Nelle sue manifestazioni possono venire coinvolte anche le mani, si parla in questo caso di pellagra a guanto con placche rosso-brune sul dorso della mano.

Le mani sono un’altra delle parti del nostro corpo che possono diventare un indicatore della salute generale, ossia presentare dei sintomi che non sono riconducibili ad un problema locale ma sistemico. E’ il caso della sindrome di Raynaud, una condizione per cui le piccole arterie, in genere delle dita di mani o anche dei piedi, si restringono più del normale in risposta all'esposizione al freddo. La costrizione delle piccole arterie provoca pallore o colorazione bluastra, perdita di sensibilità e formicolio delle dita. Questa sindrome può essere “primaria”, ossia senza una causa apparente (detta anche malattia di Raynaud) o “secondaria”, (detta anche fenomeno di Raynaud) dovuta a malattie che non riguardano direttamente la mano, quali aterosclerosi, artrite reumatoide, sclerosi sistemica e ipotiroidismo.

Anche gli occhi, il nostro “specchio dell’anima”, ci possono dire molto sul nostro stato di salute. Quando il medico durante una visita ci punta una luce negli occhi, valuta il riflesso pupillare, responsabile della dimensione del foro pupillare in funzione della quantità di luce, indicatore importante dello stato del sistema nervoso. Le sue alterazioni possono essere dovute a problemi neurologici, quali ad esempio lesioni dei nervi cranici, intossicazioni da farmaci o sostanze varie come insetticidi. L’occhio rosso, il disturbo più comune per fare richiesta di visita oculistica, potrebbe avere origine da fenomeni locali (congiuntivite) o, anche se meno frequentemente, da patologie sistemiche. L’occhio diventa rosso o iniettato di sangue perché i vasi sanguigni sulla sua superficie si dilatano, irrorando una quantità maggiore di sangue nell’occhio. Alla base ci potrebbero essere un’infezione, le allergie, l’infiammazione causata da un agente diverso dall’infezione o una pressione intraoculare elevata, che può essere causata da un glaucoma ad angolo chiuso improvviso.

 

Bibliografia