Cefalea di tipo tensivo: come riconoscerla e come farla passare

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Un mal di testa molto comune che ha origine probabilmente da contrazioni involontarie dei muscoli. Come passa?

La cefalea di tipo tensivo è un tipo di mal di testa piuttosto comune, che viene descritto da chi lo accusa come una sensazione di cerchio alla testa. Le cause non sono certe, ma ci sono diverse ipotesi su fattori che possono scatenarla. Il trattamento della cefalea di questo tipo è sintomatico, ma l’attenzione deve essere massima sui farmaci analgesici: questo mal di testa, infatti, rischia di cronicizzarsi.

Cefalee: quante ne esistono?

Cefalea è il termine medico per definire il mal di testa, che può avere cause diverse e dare sintomi caratteristici differenti. Le cefalee vengono innanzitutto distinte in cefalee primarie e cefalee secondarie: la distinzione riguarda l’origine del dolore. Le primarie sono infatti mal di testa che non hanno cause specifiche individuabili chiaramente, mentre le secondarie sono correlate a patologie o traumi. La cefalea di tipo tensivo rientra tra le cefalee primarie, insieme all’emicrania e alle cefalee autonomico-trigeminali, di cui la cefalea a grappolo è una manifestazione.

Riconoscere la cefalea di tipo tensivo

La cefalea di tipo tensivo è la forma più diffusa di mal di testa, la maggior parte delle persone l’ha sperimentata almeno una volta nella vita. Le osservazioni sulla prevalenza non sono uniformi, ma certo è che le percentuali parlano di grandi numeri: sembra che sia circa l’80% della popolazione generale a soffrire, quantomeno in forma sporadica, di cefalea di questo tipo. Le più colpite sono le donne, con una prevalenza intorno al 92%, rispetto al 79% degli uomini.

La cefalea di tipo tensivo viene classificata anche in base alla frequenza con cui si presenta. Non è raro, infatti, che chi soffre di cefalea di tipo tensivo la accusi in forma episodica frequente, condizione anche in questo caso più comune nelle donne. La cefalea di tipo tensivo si può classificare innanzitutto in episodica e cronica; le cefalee di tipo tensivo episodiche possono a loro volta rientrare tra quelle sporadiche o in quelle frequenti.

I sintomi della cefalea di tipo tensivo

Il dolore della cefalea di tipo tensivo è caratteristico: viene definito come costante e può essere lieve o moderato. La persona che ne soffre riferisce di percepire come una morsa intorno alla testa: si parla infatti di dolore compressivo-costrittivo ed è un dolore diffuso o frontale. La durata è piuttosto variabile, va da episodi di 30 minuti fino ad alcuni giorni; la particolarità che ci può aiutare a distinguere la cefalea di tipo tensivo dall’emicrania è che il sintomo doloroso non aumenta con l’attività fisica (anche leggera, come salire le scale) e non è pulsante. Comunemente, nei sintomi della cefalea di tipo tensivo non rientrano la nausea e il vomito (una leggera nausea è annoverata nella cefalea di tipo tensivo cronica), mentre possono esserci la fotofobia (eccessiva sensibilità alle luci) o la fonofobia (fastidio causato dai rumori), ma in maniera disgiunta.

Cefalea di tipo tensivo che non passa: è possibile?

La cefalea di tipo tensivo può avere una durata variabile, tanto che il dolore può protrarsi anche per settimane. In base a frequenza e durata, questo mal di testa si distingue in:

  • cefalea di tipo tensivo episodica sporadica
  • cefalea di tipo tensivo episodica frequente
  • cefalea di tipo tensivo cronica

La cefalea episodica sporadica fa riferimento ad almeno 10 episodi di mal di testa che compaiono meno di 12 giorni l’anno; l’episodica frequente comprende anch’essa almeno 10 episodi, tra 1 e 15 giorni, per almeno 3 mesi all’anno. Quando la cefalea di tipo tensivo diventa cronica, si parla di un mal di testa che può durare ore o essere continuo per almeno 15 giorni al mese per un periodo superiore a 3 mesi. Quando il mal di testa si protrae per molto tempo, è sempre raccomandabile una visita medica: esiste infatti la possibilità che a cronicizzare la cefalea di tipo tensivo sia stato un abuso di farmaci antidolorifici, special modo se assunti per più di 15 giorni al mese per oltre 3 mesi.

Cosa scatena la cefalea di tipo tensivo?

Sulle cause della cefalea di tipo tensivo non ci sono ancora certezze, mentre è più evidente come esistano dei fattori scatenanti che facilitano la comparsa del sintomo nei soggetti che sono predisposti.

Sono state analizzate le analogie che intercorrono tra la cefalea di tipo tensivo e la lombalgia aspecifica per capire se queste condizioni condividano anche una causa simile. In entrambi i disturbi sono state osservate delle alterazioni all'elettromiografia, un esame che ricerca eventuali problemi a muscoli e nervi. Si è visto come siano presenti una iperattività diffusa e un pattern di attivazione di alcuni muscoli anormale, che fanno a loro volta pensare a una disfunzione neurologica collocabile nel sistema nervoso centrale.

I fattori che invece incidono sulla comparsa della cefalea di tipo tensivo includono:

  • stress
  • postura (per esempio dover mantenere a lungo una posizione)
  • problemi osteoarticolari (come una malocclusione dentale)
  • mancanza di sonno
  • cambiamenti climatici
  • disidratazione
  • alcuni tipi di odori o rumori

Cosa prendere per la cefalea di tipo tensivo?

I farmaci indicati per il trattamento della cefalea di tipo tensivo sono gli analgesici come il paracetamolo e gli antinfiammatori. Il paracetamolo, in particolare, è indicato in gravidanza e per coloro che non possono assumere antinfiammatori per le loro controindicazioni.

Altri rimedi per la cefalea di tipo tensivo

Esistono anche metodi per alleviare la cefalea di tipo tensivo che non prevedono l’assunzione di farmaci. Non sempre esistono studi a sostegno di questi trattamenti, i cui benefici sono perlopiù riferiti dai pazienti. Nella maggior parte dei casi non prevedono rischi e quindi possono essere impiegati come alternativi ai farmaci quando per motivi di salute non è possibile assumerli o come complementari alla terapia farmacologica. Per citare alcuni rimedi naturali contro la cefalea di tipo tensivo:

  • agopuntura
  • fisioterapia
  • attività fisica
  • biofeedback
  • terapia cognitivo-comportamentale

La prevenzione di questo tipo di mal di testa passa anche da un’attenzione a evitare i fattori scatenanti, che possono essere soggettivi. Un esempio è sicuramente lo stress, insieme ad abitudini scorrette come il dormire poco.

Fonti