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Quando e come praticare attività fisica in inverno senza aumentare il rischio di influenza, raffreddore, tosse e mal di gola

Influenza e sport: mantenersi in forma senza rischi
Quando e come praticare attività fisica in inverno senza aumentare il rischio di influenza, raffreddore, tosse e mal di gola? Come comportarsi quando ci si ammala? L'allenamento va sempre interrotto in caso di febbre e sintomi respiratori oppure no? Per quanto tempo? Ecco le risposte di nonfartiinfluenzare.it

Praticare regolarmente attività fisica è il miglior modo per mantenersi sani e in forma, divertendosi, a ogni età e in ogni periodo dell'anno. L'arrivo dell'inverno, con il suo clima inclemente e i malanni stagionali che lo accompagnano, non deve essere una giustificazione a sostegno della pigrizia negli adulti né indurre i genitori a scoraggiare bambini e ragazzi dalla pratica sportiva all'aria aperta (Accedi alla scheda Bambini e sport in inverno). Da un lato perché, se si seguono alcune semplici regole dettate dal buon senso e ribadite da tutte le principali federazioni sportive e società di medicina dello sport e si indossa un abbigliamento appropriato alle condizioni atmosferiche, il freddo non aumenta significativamente la probabilità di ammalarsi (Accedi alla scheda Esercizio fisico e sistema immunitario). 

Dall'altro perché l'esercizio fisico costante, moderato e commisurato alle potenzialità individuali è in grado di migliorare le difese dell'organismo nei confronti di virus e batteri, risultando, di fatto, protettivo contro influenza, raffreddore e mal di gola, anziché dannoso (Accedi alla scheda Esercizio fisico e sistema immunitario). 

Per chi predilige attività indoor, come palestra, tennis, volley, pallacanestro, nuoto o arti marziali, basse temperature e intemperie non costituiscono un grosso problema, se si fa attenzione a evitare sbalzi di temperatura dopo l'allenamento e a vestirsi in modo adeguato. In questo caso, la prevenzione dei malanni stagionali si basa essenzialmente su norme igienico-comportamentali indirizzate a ridurre la diffusione dei microrganismi patogeni da persona a persona durante l'attività fisica e negli spogliatoi, valide in autunno-inverno come in ogni altro momento dell'anno, a prescindere dalla specifica disciplina praticata (Accedi alla scheda Prevenire l'influenza in palestra). Quando ci si ammala, invece, la scelta di interrompere o meno gli allenamenti deve basarsi soprattutto sull'intensità dei sintomi e sul livello di malessere generale: l'organismo sa comunicare i propri bisogni se lo si sa ascoltare (Accedi alla scheda Allenamento e malanni stagionali).

Quindi, anche se la febbre è molto lieve o assente e i disturbi respiratori modesti, ma ci si sente stanchi e fuori forma, meglio restare a riposo e concedersi il tempo di recuperare salute ed energie. Se, poi, la tosse e il raffreddore sono intensi o è presente una vera e propria influenza non sussiste alcun dubbio: ci si deve proprio fermare e magari interpellare il medico prima di ricominciare ad allenarsi.

Non bisogna dimenticare che l'attività fisica è sì benefica, ma richiede risorse energetiche che, in caso di malanni stagionali, è meglio riservare alla lotta contro i virus. Se si utilizzano strutture sportive pubbliche o private frequentate da molte persone o se ci si dedica a sport di squadra prendersi una "pausa malattia" è importante anche per evitare di diffondere i microrganismi patogeni nell'ambiente e non far ammalare gli altri. Questa regola vale soprattutto per i virus del raffreddore e dell'influenza che si trasmettono molto facilmente attraverso le goccioline di vapore emesse mentre si parla, si starnutisce o semplicemente si respira.